Come cambierà il lavoro nelle aziende di lavorazione dei metalli dopo Covid-19

Aprile 2020 Corporate
Dallan headquarter 2020

Ti sei mai chiesto come lavoreremo una volta terminata l’emergenza?

Oggi stiamo vivendo un momento di eccezionale gravità, soprattutto per la crisi sanitaria e sociale che stiamo attraversando.
Come imprenditori, l’arrivo del Covid-19 ha messo in discussione budget, programmi di lavoro, priorità e investimenti.

Anche nel 2008, quando c’è stata l’ultima grave crisi finanziaria, sono crollati alcuni dogmi che avevano tenuto in piedi i modelli di business precedenti: il mercato immobiliare sempre in crescita, i prezzi delle case che potevano solo aumentare, le banche che non potevano fallire… e così via.

Ora, qui stiamo imparando che le nostre aziende, anche quelle ben strutturate e capitalizzate e con modelli di business solidi, devono fare i conti anche con eventi fuori dal loro controllo.
Tra le ultime gravi epidemie, ricordiamo la Sars nel 2003, la Mers nel 2012, Ebola nel 2014 che non erano arrivate fino in Europa. È bastato un virus con un tempo di incubazione un po’ più lungo per mettere in discussione il nostro modo di vivere e lavorare.

Dopo il 2008, le aziende più fragili hanno dovuto chiudere, mentre quelle più solide e capitalizzate non solo sono sopravvissute, ma hanno anche sviluppato degli anticorpi per quella specifica minaccia, allora di tipo esclusivamente finanziario.
 

“Una buona crisi non va mai sprecata”, diceva Winston Churchill.

 
Ora, dopo il 2020, credo che le aziende dovranno sviluppare degli “anticorpi” contro la minaccia di una pandemia che mette a rischio il mercato o la possibilità di produrre di un’azienda.
Molte sono le misure che le aziende del nostro settore meccanico dovranno mettere in piedi.

Sto parlando con molti miei clienti e fornitori, e capisco che i problemi che maggiormente sentono sono due: in primo luogo la tutela della salute delle proprie persone, quindi la sicurezza e la sostenibilità del business dell’azienda nel lungo periodo.
 

Be Smart: un nuovo paradigma di business

Dallan team in smartworking
 
Abbiamo sperimentato in breve tempo come si può organizzare gran parte del lavoro degli uffici in modalità smart working. Non sappiamo se si potrà tornare al lavoro in ufficio con lo stesso numero di persone all’interno. Probabilmente rientreremo un poco alla volta, e si potrebbe arrivare ad avere anche la metà del personale che lavora – o può lavorare – da casa.

In effetti, in questo modo molte attività potrebbero addirittura aumentare il personale impiegato, senza le limitazioni date dallo spazio fisico degli uffici.

Pensiamo alla scuola: vedo i miei figli, che stanno frequentando le lezioni da casa. Se in futuro i ragazzi frequentassero a casa la metà del tempo, alle scuole potrebbero bastare la metà delle aule, con molta più efficienza e con molti meno costi di struttura per il sistema scolastico.

Probabilmente ridurremo alcuni viaggi di lavoro non strettamente necessari, dopo che abbiamo imparato quanto si può fare con le riunioni via Skype, Zoom, WebEx, TeamViewer e chi più ne ha più ne metta.
Resta il fatto che, in aziende di produzione come le nostre, la merce dovrà essere comunque ricevuta, trasformata e consegnata. Dovremo perciò cambiare le nostre abitudini di lavoro, usare orari di entrata e di uscita differenti, diluire la presenza all’interno delle mense. Prenderemo l’abitudine di portare le mascherine, e probabilmente anche guanti e visiere. Aumenteranno la frequenza dei turni di pulizia e sanificazione degli ambienti.

Almeno per un primo periodo, aumenterà la “distanza sociale” tra le persone, anche in produzione. Molti processi legati a riunioni, oppure ordini interni cartacei, saranno sostituiti da ordini elettronici. Occorrerà razionalizzare il più possibile i processi in modo da mantenere le persone a distanza, introducendo sistemi di imballaggio e logistica intelligenti, e razionalizzando i cicli di produzione. Se un’azienda non ha ancora fatto il passaggio verso l’industria 4.0, questo momento darà una spinta straordinaria.

Le aziende che utilizzano impianti di produzione diventeranno sempre più autonome nella gestione di manutenzioni e riparazioni, e si farà sempre più largamente uso di servizi di teleassistenza e supporto remoto.
In questo contesto, la semplicità di uso degli impianti, e la semplicità di installazione, sarà un grande asset per le aziende produttrici di impianti. Con questi strumenti, per esempio, in Dallan stiamo già attivando in remoto la produzione di nuovi impianti, dall’Europa alla Nuova Zelanda.

Con questi accorgimenti, tuteleremo la salute delle nostre persone. E facendo questo, tuteleremo come imprenditori anche la salute e la sicurezza delle nostre aziende proteggendo le capacità di ognuno dei nostri collaboratori.

Per restare sostenibili nel business, le aziende di produzione dovranno inoltre lavorare molto sull’Efficienza dei loro processi. Essere efficienti significa produrre lo stesso risultato, impiegando meno risorse.
Le risorse che ci interessano sono: materia prima, energia, manodopera, tempo.
 

La rivoluzione dell’Efficienza

Andrea Dallan - C.E.O.Negli scorsi mesi, ho lavorato a un libro che raccoglie le esperienze dei miei vent’anni di lavoro e che si intitola “La Rivoluzione dell’Efficienza”. Ho analizzato, grazie alle testimonianze di venti aziende nostre clienti, i diversi sistemi con cui un’azienda della lavorazione della lamiera può generare efficienza, aumentando i profitti e ottimizzando i processi.
Ad esempio, ci sono aziende che generano efficienza nell’utilizzo della materia prima, con impianti che realizzano la stessa quantità e qualità di prodotto, utilizzando anche il 20% di materia prima in meno e fino al 75% in meno di energia.
L’automazione e la flessibilità degli impianti permettono di produrre anche più velocemente, e con meno personale in produzione. L’operatore diventa anche manutentore e gestore di linea. In questo modo, dove prima servivano anche quattro persone, si riesce a passare con un solo operatore dal coil al prodotto finito e pronto per la spedizione – come avviene, ad esempio, nelle linee di produzione di tapparelle e profili per cartongesso.

Mi ero chiesto se fosse il caso di posticipare l’uscita di questo volume all’anno prossimo. Invece abbiamo scelto di anticipare la pubblicazione a fine estate, perché è esattamente in questi momenti che le aziende hanno il tempo, la possibilità e la necessità di analizzare i propri processi e identificare i punti di miglioramento.
Ho anche aggiunto, alla fine del libro, una raccolta di strumenti utili che ho creato nel corso degli anni per calcolare il costo orario degli impianti, il costo di produzione di un manufatto in lamiera, il payback di un impianto e molto altro.

Li metto volentieri a tua disposizione.

Il volume sarà edito da Aracne Editrice: la data di uscita è prevista per fine agosto, e te la confermerò a brevissimo.

Take care,
Andrea Dallan – C.E.O.

#BeSmart #StaySafe

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