Crollo delle iscrizioni alle scuole professionali: in 16 anni, metà iscritti
Sapevi che gli iscritti alle scuole professionali si sono più che dimezzati negli scorsi 16 anni?
Lo scorso 27 giugno il ministero dell’Istruzione ha reso pubblici gli ultimi dati: su oltre 540000 studenti, il 54% ha scelto i licei, mentre solo il 14,4% ha scelto un indirizzo professionale. 16 anni fa, erano quasi il 30%!
Cosa significa questo in un paese come il nostro, con una tradizione profonda nella manifattura e nell’artigianato? Pensaci bene: la maggior parte delle piccole e medie aziende sono nate alla fine degli anni ’60, e stanno in questi anni affrontando un vero e proprio cambio generazionale.
Gli operai che hanno lavorato al fianco dell’imprenditore agli inizi dell’attività stanno ormai andando in pensione, e quasi tutte le aziende del nostro settore metalmeccanico devono trovare nuovi tecnici cui trasferire al più presto questo patrimonio di conoscenza!
Dati alla mano, la maggior parte dei nostri ragazzi sta scegliendo la strada del liceo e quindi dell’università: come se il nobile lavoro manuale non fosse più “sexy” come una volta!
Come se non bastasse, a questo si somma un altro grosso problema per le PMI: il Covid ci sta richiedendo di aumentare la cosiddetta distanza sociale. Lo smart working da casa può essere una buona soluzione nelle aziende di servizi informatici, dove il lavoro può essere svolto in autonomia e inviato via email.
Ma nelle nostre aziende metalmeccaniche dobbiamo pur sempre ricevere e trasformare i materiali, per creare macchine, profili metallici, scaffalature e così via!
Come molte aziende, ci troviamo a un bivio.
Sarà sempre più difficile trovare giovani cui trasferire i segreti del mestiere.
Chiaramente, sembra che ai nostri ragazzi interessi sempre meno il lavoro manuale, lo “sporcarsi le mani”. A torto dico io, perché tra non molto il lavoro di chi ha un’ottima manualità sarà più pagato di molti impiegati.
Come imprenditori, il nostro dovere è assicurare la continuità e la crescita delle nostre aziende: ma guardando questi trend, non possiamo solo sperare di essere tra i “fortunati” che trovano il tecnico specializzato appassionato del proprio lavoro, e che abbia voglia di apprendere l’arte dai maestri.
Sappiamo che la fortuna e il caso non esistono. Non prendere alcuna iniziativa, ora, vuol dire trovarci a breve con un’azienda in cui il principale valore, cioè la conoscenza dei tecnici storici, sarà persa in modo irrimediabile.
E c’è un altro aspetto: anche i giovani che escono oggi dagli istituti professionali non sono esattamente attratti dall’andare a svolgere un pesante lavoro meccanico. Sono più svegli e – almeno quelli che chiedono di lavorare con noi – più ambiziosi. Vogliono avere una responsabilità e mettere a frutto le loro competenze.
Moltissime aziende del settore della profilatura sono in questa esatta situazione: non trovano abbastanza tecnici cui trasferire le conoscenze e l’arte del mestiere, e quei tecnici che trovano non vogliono più svolgere il lavoro “alla vecchia”.
Come ti sentiresti, da azienda del settore metalmeccanico e di profilatura, restando fermo in questa situazione? Vedere il know-how che viene progressivamente perduto, e l’azienda spegnersi con l’uscita degli ultimi tecnici specialisti, è uno scenario straziante.
E se invece ci fosse un modo di trasformare questo passaggio generazionale – un passaggio epocale per ogni azienda – in una grande opportunità?
Ripensare il prodotto e il processo col design for manufacturing
Se riuscissimo a trasformare i nostri processi per realizzare prodotti di grande qualità, impiegando meno personale tecnico, e rendendo perfino “sexy” il lavoro di un tecnico professionale?
Ti porto un esempio straordinario, frutto dell’esperienza di un nostro cliente. L’azienda lavora nel settore della produzione di tapparelle. Questo settore è molto competitivo, e tradizionalmente richiede molta manodopera per la confezione dei teli.
I tecnici “storici” stavano per andare in pensione, e non si trovavano abbastanza tecnici professionali per sostituirli: quindi si rivolse a noi per un progetto di automazione del processo.
Il sistema che abbiamo introdotto si chiama “Coil to Window”, che significa: dalla bobina di alluminio passiamo in meno di tre minuti al telo di tapparella finito, tagliato a misura, infilato e pronto per l’imballo. Tutto questo, utilizzando un solo operatore – che diventa però un “conduttore di linea” più che un assemblatore – al posto di ben quattro persone!
Facemmo un’analisi dell’investimento insieme con questo cliente austriaco: venne fuori che rispetto al suo ciclo di lavoro attuale, che produceva uno scarto del 12%, il nuovo processo Coil to Window permetteva di produrre con meno del 3% di scarto, e che solo il risparmio di materiale gli produce un cash flow positivo di 150000 Euro all’anno con una sola linea.
Il risultato: acquistò in una volta tre linee Coil to Window che si sono ammortizzate in meno di un anno, e oggi sta già pianificando l’acquisto di ulteriori due linee!
Questo è solo un esempio di come l’automazione sta diventando una soluzione per sempre più aziende nel settore della trasformazione: dall’analisi dei processi, sviluppata con esperti del settore, non solo si riesce a garantire la continuità del lavoro, a “decodificare” il codice macchina del nostro settore di produzione, per renderlo ripetibile e industrializzabile.
Perché dovresti automatizzare i tuoi processi produttivi?
L’automazione – fatta con lo specialista del settore – permette non solo di lavorare con meno persone, ma anche di ristudiare i processi, e questo genera per l’azienda molti più vantaggi come il risparmio di materia prima ed energia!
Pensa ai tuoi processi: come ti senti oggi, a faticare nel trovare tecnici specializzati motivati, e allo stesso tempo a vedere il tuo know-how dissolversi con l’uscita dei tuoi tecnici più anziani, e quindi con più esperienza?
E come ti sentiresti se, dopo aver analizzato i processi, la possibile automazione e i risparmi generati dal processo, riuscissi a costruire un’azienda non più dipendente dalle persone, ma dove il successo è garantito dalla qualità dei processi che diventano al tempo stesso più sostenibili e redditizi?
Beh, questo forse non è possibile per tutte le aziende. Ma se lavori nel campo delle lamiere sottili, oggi ci sono opportunità di automazione e di aumento dell’efficienza dei processi che non puoi permetterti di non conoscere.
Oggi, hai la possibilità di conoscere da Dallan, lo specialista di questo settore, tutte le ultime novità dei sistemi produttivi più automatizzati in questo straordinario settore, contattando i nostri esperti all’indirizzo [email protected]: ti spiegheremo nel dettaglio come codificare correttamente i processi per “blindare” il tuo know-how, come introdurre la massima automazione del tuo specifico processo – garantendo la necessaria flessibilità – e quali efficienze andremo a generare insieme.
E processi più efficienti, significa sempre più cash flow per la tua azienda.
Non rinviare questa importante decisione: ti stiamo già aspettando!
Nel libro “La Rivoluzione dell’Efficienza” di Andrea Dallan, il Sig. Höckele, responsabile di produzione della ditta RIDI Leuchten GmbH, ci spiega un’applicazione molto interessante.
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Andrea Dallan
CEO – Dallan Spa